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Succo di Nespole

Succo di Nespole

Una cosa è certa.   La cucina è la nostra prima Farmacia.

In cucina possiamo servirci dei cibi, delle cotture, dei condimenti e delle combinazioni, per agire profondamente sul nostro stato di salute.

La cucina è un vero laboratorio chimico!

Oggi abbiamo preparato il succo di Nespole, non le Nespole giapponesi, belle gialle e lisce, ma la Nespola dei territori che ci circondano, il Mespilus germanica, un frutto brutto ma buono.

Albero di Mespilus germanica, Nespolo
Albero del Nespolo giapponese, coltivabile anche in Italia

In pochi ormai lo conoscono e pochi lo apprezzano in quanto il suo sapore è stato soppiantato dai frutti dolci aromatici ed esotici. Essendo parente del Pero e del Melo, il sapore del frutto ricorda molto quello della pera cotta.

Si coglie in autunno avanzato dal suo alberello che talvolta si piega al peso dei frutti. Una volta raccolti si conservano in cassette di legno foderate di paglia o foglie secche, dove continuerà la sua maturazione, fino a renderlo molliccio sotto la buccia, quasi spappolato. Si gusta forandolo coi denti e succhiando la sua polpa cremosa.

Il Nespolo, racchiude in sé tante virtù nutritive e benefiche.

“Le Nespole sono frigide del secondo grado e secche nel primo. Stringono le Nespole e ristagnano i flussi  del ventre, mitigano l’ardor dello stomaco,  ristagnano i flussi della gola, dei denti e delle gengive, lavandosi e gargarizzandosi con la decozione delle immature. Sedendosi nella medesima decozoine, ristasgna nelle donne i flussi dei mesrtui. La polvere delle secche consolida le ferite fresche, e vi ristagna il flusso del sangue: e in somma dove ha bisogno di stringere, di corroborare e di costipare, sono cosi’ i frutti come le foglie, medicamento non volgare. Le Nespole bisogna mangiarle parcamente, non come cibo, ma come medicina; tardi si digeriscono e impediscono la digestione dell’altre cose. Peroche’ così mangiati giovano ai vomiti ed alla dissenteria.”  Castore Durante, Herbaio Novo 1585

Il suo sapore acidulo lo rende ideale per gli intestini infiammati; è astringente quindi ottimo per le persone Biliose, con il fegato sovraccaricato, e conseguenti diarree.

Potremo intuire che le sue caratteristiche acidità e astringenza né fanno un frutto rinfrescante ed emolliente. Poco calorico, è ottimo per spegnere le fami nervose e gli eccessi di libagioni. E inoltre ci dona una buona scorta minerale e vitaminica.

 

Il nostro succo è cucinato con l’aggiunta di un po’ di miele Millefiori, che lo rende ottimo da gustare in ogni occasione della giornata, sia fresco che intiepidito.

Barbara
strulgador@gmail.com